Questa è una delle rare volte che non parlerò di tecnicismi ma di me stesso e della mia vita.
Non ho avuto una vita facile, per il mio (pessimo) carattere, per il mio modo di pensare, per una serie di accadimenti, il si vis pacem para bellum è davvero il mio modo di vivere, solo che anche i più tosti alla fine crollano.
26 anni fa ero 1/2 sbandato non avevo prospettive, avevo perso la fiducia in me stesso, vivevo praticamente alla giornata e avevo perso la rotta, ma la cosa peggiore era che non la volevo ritrovare.
In quel periodo ho conosciuto Alessandra, bella, simpatica, intelligente, a tal punto che mi chiedevo ma cosa ci trova in un rottame come me?
Era giugno del 1997 e mia madre morì potrei dire finalmente dopo una lunga e devastante malattia, devastante per lei e per me e i miei fratelli.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, mi son detto pianto tutto e mi arruolo in una qualche compagine di mercenari e sia quel che sia, Alessandra mi è stata vicina in modo amorevole ma mai oppressivo, mi ha confortato mi ha sostenuto mi ha conquistato con la sue piccole attenzioni e con la sua gentilezza.
Avevo una paura maledetta, tutte le persone che ho amato in un modo o in un altro erano morte e non volevo impegnarmi, non ero sicuro di poter gestire la paura come mi avevano insegnato a fare e a sfruttarla a mio vantaggio, mi sono anzi ci siamo resi conto che non volevamo vivere separati era settembre e abbiamo deciso di sposarci.
Stavo saltando nel buio ero terrorizzato letteralmente chiuso all’angolo con paura da tutte le parti ma avevo capito che un altra occasione del genere non l’avrei mai più avuta.
Il tempo minimo utile per pratiche corso e quant’altro e il 7 di febbraio del 1998 ci siamo sposati.
Una cerimonia bella e semplice, col senno di poi guardando indietro potrei dire che è stata il prequel di quello che sarebbe stata la nostra vita, certo non siamo la famiglia del mulino bianco e abbiamo avuto alti e bassi anche noi ma sono stati piu’ gli alti che i bassi.
Cominciare una nuova vita aveva riacceso una fiammella della mia combattività, adesso avevo un altra responsabilità una persona dipendeva (in minima parte) da me, ma ero un rottame sia psicologicamente che finanziariamente e anche fisicamente non è che fossi proprio un fiore, Alessandra ha capito cosa mi servisse e ha saputo ridarmi la fiducia in me stesso.
Con l’amore che la contraddistingue in ogni suo atto a partire dal lavoro al servizio della gente, mi ha sostenuto, spronato, aiutato, mi è stata moglie amica complice e mille altre cose.
Con l’inizio del tornare in rotta anche l’aspetto lavorativo è migliorato e quello che era allora il mio principale mi ha dato fiducia e responsabilità sempre maggiori.

Alessandra abbiamo preso qualche bello sberlone assieme, e la chiave è la parola assieme più stavamo assieme e più volevamo starci, man mano che riprendevo coraggio ero una persona migliore e tu ci sei sempre stata.

Abbiamo fatto 25 anni di matrimonio, e non ci avrei scommesso una lira che fosse una, ma li abbiamo fatti e stiamo bene assieme oggi più di allora, ti sono grato per tutto quello che hai fatto per me, ti sono grato per l’amore che mi hai dato e che mi dai.

Amo il tuo sorriso, amo quando ci prendiamo in giro ridendo come due bambini amo anche quando sei incazzata perché mi rendo conto che ti ho forse insegnato che si può e si deve reagire a volte e come farlo, amo la tua compulsività in alcune cose, sicuramente mi resta da vivere meno di quanto ho vissuto, ma di una cosa sono certo quello che mi rimane lo voglio passare con te ti amo.

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